guardando i tetti di bologna nella notte
from Italians con Beppe Severgnini at corriere.it/solferino/severgnini...
Caro Beppe, cari Italians,
Questa notte, guardando i tetti di Bologna, ho ritrovato la grinta per continuare. All'inizio di questo anno ho deciso che il contributo da me dato al lavoro precario era stato più che sufficiente (sette anni) e così all'ennesima proposta di rinnovo con contratto a progetto e con una retribuzione insufficiente ho deciso di dire no grazie, nonostante non avessi alcuna alternativa a disposizione. Ho liberato la mia scrivania e mi sono messa alla ricerca di un lavoro che, magari non esaltante da un punto di vista della mansione, mi desse la possibilità di fare progetti un po' più a lungo termine rispetto al solito. Ho battuto tutte le strade possibili ma i risultati a oggi sono demoralizzanti. E ieri sera in particolare, a causa di un ennesimo fallimento, sono andata a letto con un magone insopportabile. Ma a un certo punto durante la notte mi sono svegliata.
Non avendo più sonno, mi sono avvicinata alla finestra della camera socchiusa e sono stata per un po'a guardare fuori. Ho osservato il cortiletto illuminato da una fioca luce, con le mie roselline da poco sbocciate, le gardenie ancora chiuse e il vaso con il basilico, le bici ordinate e poi le finestre dei vicini. E poi alzando ancora lo sguardo una distesa di tetti dalle tegole rosse, di abbaini, di piccole terrazze. Tutto e tutti addormentati. Nel nero del cielo erano visibili due o tre stelle. E in quel tepore universale di sonno mi sono detta che l'indomani mattina avrei ricominciato a cercare con nuova lena e che non dovevo arrendermi. Non so dire cosa mi abbia dato di nuovo forza, ma spero di potervi scrivere al più presto del mio nuovo lavoro e mandarvi una foto delle gardenie sbocciate.
Maria Sanzone
Here are two activities that will help you learn some new vocab from this reading:
1. fill-in
2. flashcards
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